L’artista esalta il ruolo sociale insieme politico e culturale di Ferry Carondolet, paradossalmente spostandolo dal centro della scena, lasciato al tavolo di lavoro ricoperto da un tappeto forse turco Il dipinto raffigura l’ambasciatore imperiale a Roma, nel suo studio, inquadrato da un colonnato all’antica e un sereno paesaggio agreste alle spalle del pratico segretario che scrive le missive sotto dettatura.
La chiave di lettura è il rivelatorio motto in latino iscritto sulla trabeazione classica “NOSCE OPPORTUNITATEM” che deriva da un verso di Cicerone “Tempus actionis opportunum appellatur occasio”(Il tempo opportuno dell’azione è chiamato occasione)(De Officiis 142). Rivisitato alla luce del NOSCE TEMPUS di Erasmo, intimo amico di Ferry, il motto suggerisce una virtù diplomatica: discernere il giusto momento per ogni azione, destreggiandosi tra la cancelleria imperiale e la curia pontificia
L’originale (olio su tavola cm 112×87) si trova a Madrid nella collezione Thyssen Bornemiza
Si ringrazia Peter Konigfeld per la conferma della paternità del suddetto quadro. Isaac Fisches è l’autore della copia ed è annoverato insieme a Johann Heiss und Johann Georg Bergmuller come il più importante rappresentante del Barocco di Augsburg. Tra il 1660 e il 1674 Fisches era attivo come pittore per chiese e come ritrattista presso i conti di Maniago in Friuli, prima di ottenere nel 1676 ad Augsburg il titolo di Maestro. Negli anni 80 del XVII secolo Fisches realizzò numerosi dipinti con argomento mitologico.